Apparizione di una divina Luce azzurra


APPARIZIONE DI UNA DIVINA LUCE AZZURRA

L’UNIVERSO NELLA MIA STANZA 

 Una meravigliosa luce di seta azzurra come il cielo terso, costellata di puntini luminosi splendenti come Stelle. La sua incommensurabile bellezza è comparabile all’Universo”.

Questa apparizione è avvenuta circa tre anni orsono, precisamente il 14 ottobre 2013, mentre ero in perfetto stato di veglia, perfettamente lucida e pienamente consapevole di ciò che mi stava accadendo intorno.
Ecco il racconto:

Quella mattina d’autunno mi svegliai molto presto (all’incirca le 5). Fuori era ancora buio e la mia camera era appena rischiarata dalla fievole luce dei lampioni stradali che filtrava tra le fessure delle persiane, quindi rimasi accoccolata sotto il tepore delle coperte riflettendo su ciò che avevo appena sognato e sulla mia situazione abbastanza dolorosa e triste in quel frangente della mia vita.
Ma, mentre ero avvolta nella quiete della stanza e completamente immersa nei miei pensieri, con gli occhi chiusi e rivolta verso la parete che dista appena un metro circa dal mio letto, improvvisamente, i miei occhi percepirono un improvviso lampo di luce.
Spaventatissima, aprii gli occhi all’istante credendo che qualche malintenzionato si fosse introdotto in casa ed avesse acceso la luce, ma stranamente la camera era ancora avvolta dalla semioscurità, quindi, ancora impaurita, mi girai dall’altra parte e, volgendo lo sguardo verso la porta che dà direttamente sul soggiorno, con mio grande stupore vidi che aldilà della porta, proprio a filo dell’architrave e sospesa in aria, era posizionata una luce azzurra che illuminava il soggiorno.
Il tratto di parete sopra l’architrave della porta mi impediva di vederla nella sua interezza, quindi mi sollevai un po’ con la schiena per poterla osservare meglio, e ciò che vidi suscitò in me grande stupore e profonda ammirazione.
La sua bellezza fece mutare repentinamente il mio stato d’animo tranquillizzandomi e, incantata dal suo splendore, rimasi in questa posizione per qualche minuto ad osservare ogni minimo dettaglio affinché il ricordo rimanesse impresso a lungo nella mia mente. Per memorizzare l’incantevole colore azzurro lo confrontai col colore di alcune rose blu chiaro che tenevo in camera sopra il comò.
Trovare parole adeguate per esprimere così tanta bellezza per me era stata impresa ardua. Ecco la descrizione iniziale: “Non si tratta di una luce informe o di fascio di luce, bensì di una luce dalla forma bombata e perfetta come un soffice cuscino di seta azzurra ed occupa tutta la larghezza della porta. Una meravigliosa luce di seta azzurra come il cielo terso, costellata di puntini luminosi splendenti come Stelle”.

Nei primissimi istanti dell’apparizione di questa meravigliosa luce, lo stupore fu talmente grande da lasciarmi frastornata, tant’è che pensai di alzarmi dal letto per avvicinarmi ad essa così da poter osservarla ed ammirarla da vicino e magari scattare qualche fotografia, ma poi decisi di riflettere sull’accaduto accoccolandomi ancora sotto le coperte ad occhi chiusi mentre la luce era ancora lì.
A questo punto la razionalità prese il sopravvento e mille interrogativi affollarono la mia mente sulla sostanza e sulla provenienza della misteriosa luce. Tentai di rispondere azzardando varie ipotesi: sarà una luce proveniente dall’esterno, magari da una speciale lampada proveniente dalla finestra dei miei vicini, …dai lampeggianti di un’ambulanza, …dai fari di un particolare automezzo adibito a trasporti speciali, ecc.
Ma, riflettendoci meglio, esclusi immediatamente queste ipotesi per la semplice ragione che se quella luce fosse provenuta dalla finestra del soggiorno, sarebbe stato impossibile vederla posizionata proprio in quell’angolo della stanza.
Infine ne dedussi che una così splendida luce non poteva essere opera dell’uomo, quindi iniziai a pensare che si potesse trattare di un evento straordinario di origine divina.
Solamente a questo punto riaprii gli occhi per rivederla, ma la mia delusione è stata grande nel constatare che ormai era troppo tardi: la splendida luce era sparita.
Ma santo cielo che stupida sono stata! Ero come inebetita. Ancora oggi mi rammarico del fatto di non essermi alzata dal letto e filmarla con lo smartphone.

Nei giorni che seguirono fu fortissimo il desiderio di approfondire la conoscenza di questo fenomeno, perciò effettuai delle ricerche su internet sui fenomeni luminosi ma non trovai nulla che potesse somigliare alla mia esperienza. Poi cercai qualcosa di similare tra le immagini in rete, e, quando vidi questa immagine reale dello spazio inviata dal telescopio spaziale Hubble, rimasi strabiliata dalla sua straordinaria somiglianza con la luce azzurra che io ebbi il privilegio di ammirare nella quiete della mia stanza. Quindi alla mia descrizione iniziale aggiunsi: la sua incommensurabile bellezza è comparabile all’Universo.

Quanto segue è stato aggiunto in seguito al sogno “L’amorevole conforto di Gesù in sogno”, avuto a fine maggio 2017.

All’epoca dei fatti stavo attraversando uno dei momenti più critici della mia vita, ciononostante esultavo dalla gioia per questa meravigliosa e misteriosa esperienza, ma la definizione piuttosto vaga “divina Luce azzurra” rifletteva la confusione che regnava nella mia mente.
Il mio intelletto mi permetteva sì di comparare questa luce con l’Universo, ma che potesse trattarsi realmente dell’Universo in miniatura in quei momenti era assolutamente impensabile.
Solamente oggi, grazie al mistico sogno sopracitato in cui Dio stesso si è rivelato attraverso il dolcissimo sguardo di Gesù, sono finalmente in grado di sciogliere l’enigma di questo segno sovrannaturale e di comprenderne appieno l’enorme portata.

Ripercorrendo a ritroso gli eventi degli ultimi 4 anni, la palese concatenazione degli eventi e il crescendo di sacralità nei sogni, mi portano inevitabilmente alla conclusione che ciò che descrissi come una meravigliosa “Luce di seta azzurra come il cielo terso”, in realtà era il cielo stesso. I puntini luminosi splendenti come stelle erano realmente stelle. La sua incommensurabile bellezza era comparabile alla bellezza dell’Universo perché era l’Universo stesso miniaturizzato.
Un meraviglioso cielo terso, piccolo come una nuvola dalla forma leggermente bombata e perfetta come un luminoso cuscino di seta, avvolge e racchiude le brillantissime stelle come un’impalpabile e lucente velo di seta azzurra.
Ma se le stelle si possono osservare solo di notte avvolte dall’oscurità dello spazio immenso e misterioso, in questo caso, sorprendentemente, l’intensa brillantezza delle piccolissime stelle ha illuminato il cielo come fosse illuminato dallo splendore del sole in pieno giorno.

Questa prodigiosa opera che supera ogni umana immaginazione è la prova fisica e visibile del soprannaturale che senza la rivelazione di Gesù in sogno sarebbe rimasto un enigma irrisolto.
I due eventi così intimamente connessi tra loro, si chiariscono a vicenda e costituiscono il sigillo che Gesù ha posto a garanzia sia della veridicità della Sua presenza nel sogno, sia della veridicità del segno sovrannaturale esteriore.

RAPPORTO TRA DIO E L’UOMO

Questa mistica esperienza è innanzitutto la concretizzazione della verità fondamentale che i racconti della Genesi ci svelano, ossia che Dio è l’Essere perfettissimo, Creatore del cielo e della terra. Ma è altresì la dimostrazione empirica che la creazione è destinata, indirizzata all’uomo, immagine di Dio, chiamato a una relazione personale con Dio.

Questa esperienza fornisce la risposta alle fondamentali domande di ordine filosofico-religioso che l’uomo si pone da sempre: qual è l’origine dell’universo? Qual è il senso di tale origine? È governata dal caso oppure da un Essere trascendente chiamato Dio? Risponde, inoltre, alle grandi domande che riguardano specificatamente l’uomo ed il rapporto col Creatore: chi siamo? Da dove veniamo? Qual è il fine della nostra esistenza? Se Dio esiste, è un Dio personale o un ente indefinito? Ecc.
È risaputo che i materialisti non ammettono alcuna origine trascendente del mondo; la materia sarebbe sempre esistita e oltre la materia nulla esiste.
Certi filosofi hanno affermato che tutto è Dio, che il mondo è Dio (panteismo); altri ammettono che il mondo sia stato fatto da Dio, il distaccato ‘motore immobile‘, che si limita a conferire la forma alla materia come un orologiaio che, una volta costruito l’orologio, l’avrebbe abbandonato a se stesso (deismo). Ma se il mondo una volta creato fosse stato lasciato a se stesso, se il Creatore avesse dimenticato la sua creatura, l’universo e l’uomo non avrebbero né senso né scopo.

Fortunatamente esistono altre voci fuori dal coro, tra cui spicca quella di Tommaso d’Aquino, filosofo, sacerdote e dottore della Chiesa, il quale ritiene possibile dimostrare che Dio è libero e consapevole creatore di tutto l’universo anche con la ragione. Per Tommaso questa verità rivelata diventa una verità razionale, dimostrabile. Creare significa produrre l’essere dal nulla, quindi prima della creazione non c’è il nulla ma Dio che crea le cose dal niente, cioè da nessuna materia preesistente.
E se san Tommaso giunge a questa conclusione con il ragionamento filosofico, io, che di filosofia capisco poco (per non dire niente), sono giunta alla stessa conclusione grazie all’esperienza diretta di Dio.
Questa esperienza è la dimostrazione empirica della verità fondamentale che i racconti della Genesi ci svelano: «In principio, Dio creò il cielo e la terra».
Essa, inoltre, è la dimostrazione concreta dell’amore di Dio per l’uomo; la creazione è destinata, indirizzata a lui, immagine di Dio, chiamato a una relazione personale con Dio, proprio come dimostra anche Tommaso d’Aquino per il quale la creazione consiste in quell’atto d’amore con il quale Dio ha donato l’essere a tutte le cose.

L’INFINITEZZA DELL’UNIVERSO E LA FINITEZZA DELL’UOMO

RAPPORTO TRA DIO E L’UOMO

In un nanosecondo Dio ha creato dal nulla un cielo stellato in miniatura e me l’ha donato”.

Contemplando affascinati l’immensità e la bellezza dell’Universo, molti di noi percepiscono un senso di limitatezza, di finitezza. L’uomo si sente un puntino insignificante sperduto nell’immensità dello spazio emerso per caso dal nulla.
Questo senso di finitezza l’ho avvertito anch’io fino all’età di 25 anni. Dopodiché, i numerosi sogni premonitori e pochissimi altri di natura spirituale, mi hanno fatto intuire l’esistenza di un’altra dimensione e di un’intelligenza superiore che ci sovrastano, però avevo ancora le idee confuse. Ero ancora lontana dall’idea di un Dio personale che ci conosce uno ad uno e ci ama immensamente.
Che l’Universo fosse stato creato da Dio appositamente per l’uomo, per me era impensabile, infatti, per lunghissimi anni, come gran parte delle persone, ho condiviso il pensiero del grande scienziato Albert Einstein il quale, pur essendo una persona profondamente religiosa, non credeva nell’esistenza di un Dio personale.
Ecco come parlava del Dio rivelato in una lettera scritta il 3 gennaio 1954, poco più di un anno prima della sua morte: «…un’espressione e un prodotto della debolezza umana. La Bibbia è una collezione di onorevoli ma primitive leggende per lo più infantili. Nessuna interpretazione, di nessun genere, può cambiare questo per me».

Dio, pur avendo disseminato le Sue tracce nell’Universo affinché gli uomini possano accorgersi di Lui per amarlo come Lui ci ama, su di me neanche l’immensità, la perfezione e la bellezza del creato hanno sortito l’effetto da Lui tanto desiderato.
Ma di fronte alla mia ostinazione il Signore non si è affatto rassegnato e non ha lasciato nulla di intentato per ricondurmi a Sé, quindi ecco che un bel giorno decide di darmi uno scossone irrompendo nella mia vita in modo ancora più decisivo con un evento prodigioso.
Però questa volta Dio non si è limitato a mandarmi un sogno o un segno dal cielo, bensì ha scelto di intervenire con una potente opera che manifesta magnificamente la Sua gloria e la Sua divina onnipotenza donandomi il cielo stesso come prova del Suo eterno amore: in un nanosecondo ha creato dal nulla un cielo stellato in miniatura e me l’ha donato.

Creando un Universo in scala ridottissima, Dio ha invertito il rapporto tra la finitezza umana e l’infinitezza dell’Universo per farmi comprendere che ai Suoi occhi io non sono un puntino insignificante nell’immensità dello spazio, ma sono infinitamente più preziosa dell’Universo stesso. Che tutto è stato creato dal folle amore di Dio per l’uomo. Sublime!

Con questa grandiosa opera che supera ogni umana immaginazione creata appositamente per me, Dio non solo ha voluto fugare ogni mio dubbio circa la Sua esistenza, ma ha inteso esortarmi a non pensare più a Lui come un’entità astratta ma come un Padre che mi ama e vuole essere amato.
Un preziosissimo dono che rappresenta una dichiarazione d’amore eterno che le poetiche parole di San Pietro Crisologo esprimono in modo superlativo: “… Per te è stata regolata la notte, per te definito il giorno, per te il cielo è stato illuminato dal diverso splendore del sole, della luna e delle stelle.”.
Ai Suoi occhi l’uomo è talmente prezioso che: “… il tuo Creatore trovò ancora qualcosa da aggiungere per onorarti. Ha stampato in te la sua immagine” (Gen 1,27).

IL DIO RIVELATO

Dio si è rivelato in Gesù, il volto di Dio rivelato. E proprio come in un racconto del Vangelo, il cielo e le stelle l’hanno annunciato”.
L’apparizione della meravigliosa “Luce azzurra”, che pur definii “divina”, mi diede sì uno scossone e mi riempì di gioia, ma la mia razionalità mi impediva di spingermi oltre. Non osavo neanche pensare che potesse trattarsi della magnifica opera creata appositamente per me da un Dio personale follemente innamorato di me. Impossibile! D’altronde penso che un fenomeno sovrannaturale di questa portata sarebbe stato un enigma complicatissimo da decifrare anche per il più fervido dei credenti.
Per mia fortuna, però, anche questa volta il Creatore non si è arreso di fronte alla mia testardaggine. Quindi, considerato che nella mia mente regnava ancora parecchia confusione, ha insistito pazientemente nella Sua opera di persuasione intervenendo in modo ancora più incisivo elargendomi altri preziosissimi doni.
Questa volta però, per sradicare definitivamente dalla mia mente l’idea di un Dio impersonale e predisporre il mio cuore ad accogliere e amare Lui come Padre Celeste, è intervenuto preparandomi gradualmente a ricevere la rivelazione soprannaturale di Sé stesso.
La prima tappa consiste in un sogno celestiale di inenarrabile bellezza in cui è avvenuta una vera e propria apparizione della Madonna (“Apparizione della Madonna in sogno)”, avuto il 19 febbraio 2016. La seconda tappa consiste nel succitato mistico sogno in cui Lui stesso si è reso visibile: Egli si è rivelato in Gesù, il volto di Dio rivelato. E proprio come in un racconto del Vangelo, il cielo e le stelle l’hanno annunciato.
Finalmente, grazie a quest’ultimo sogno, l’entità astratta, il Dio impersonale che lungamente avevo immaginato, si è rivelato come Padre amorevole ansioso di farsi riconoscere e farsi amare da me.
In questa fantastica storia tutti gli schemi vengono ribaltati: un fenomeno intangibile come il sogno dà senso e significato ad un segno esteriore che, seppur intangibile, è reale e visibile, com’è reale e visibile, ma intangibile, l’immenso cielo stellato che avvolge il nostro pianeta e di notte desta la nostra più profonda ammirazione.

IL SOLE E LE ALTRE STELLE

È “L’amor che move il sole e l’altre stelle”. Dante.

A rafforzare ulteriormente la mia convinzione che la “luce azzurra” fosse realmente il cielo stellato in miniatura, ha contribuito un altro grandioso evento in cui, ancora una volta, le stelle sono state le protagoniste assolute.
In questa fantastica storia, il cielo e le stelle hanno avuto un ruolo molto speciale poiché esse, non solo sono state il prezioso oggetto-dono di Dio, ma, in qualità di messaggere, hanno avuto anche il compito di annunciarmi l’incontro più importante, più commovente ed entusiasmante della mia vita: l’incontro con Gesù in sogno. Si tratta del grandioso sogno spirituale-anticipatore (“Le superstelle intelligenti”), avuto in novembre 2016.

Non è assolutamente possibile ritenere che questi eventi siano solo delle stranissime e semplici “coincidenze”!
Questa sequenza di eventi concatenati che si incastrano perfettamente dimostra l’esistenza di un precisissimo Disegno Divino intessuto da un filo che traccia un percorso che conduce a Dio, e bisogna essere ciechi per non vederlo.
A posteriori si riesce a vedere perfettamente il filo d’oro che lega indissolubilmente tutti gli eventi. Eventi che sono tutti riconducibili al sogno premonitore “Lo Spirito di mio fratello mi preannuncia un evento positivo”.

Oggi non ho dubbi: esiste l’Amore immenso di Dio! Esiste la vita oltre la vita, ed è una realtà talmente sublime che per la mente della maggior parte delle persone è inimmaginabile. La mia gioia è incontenibile.
Molte persone penseranno che io sia in preda ad uno stato di esaltazione, o che le mie fantastiche storie siano frutto della mia fervida fantasia. Io, purtroppo, non ho prove da esibire a dimostrazione della veridicità della mia esperienza, e sono persuasa che nessuno crederà mai che questi fantastici eventi siano realmente accaduti, ma ciò non mi fa desistere dal mio intento: testimoniare l’infinito amore di Dio per l’uomo.

Amorevole Padre, ti ringrazio per essere stato tanto paziente e generoso nei miei confronti. Sii lodato per avermi fatto assaporare già durante questa vita terrena il Tuo eterno amore.

Concludo con questa poesia dedicata a Dio, l’Amato mio.

PICCOLO CIELO STELLATO

Saranno preziosi e scintillanti i gioielli donati alla propria amata da principi e re,
ma ineguagliabile è il celestial splendore del gioiello che Tu hai donato a me.
Perché per quanto grandi e potenti essi siano,
un cielo stellato in miniatura da donare all’amata può crearlo solo il Re dei re, Dio.
Un magnifico cielo azzurro più prezioso e lucente
di tutti gli zaffiri d’oriente,
tempestato di stelle sfolgoranti
immensamente più preziose dei diamanti.
Un’opera di tal bellezza e perfezione
che supera ogni lode e desta profonda ammirazione.
Solo Tu, Amato mio,
puoi donare un gioiello d’incommensurabile valore
risplendente della Tua gloria e del Tuo immenso ed eterno Amore.

Un caro saluto a tutti i viaggiatori alla ricerca di Dio.

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