IL SOVRANNATURALE NEI SOGNI

IL SOVRANNATURALE NEI SOGNI

IL SOGNO DI SAN MARTINO

Questi sogni e segni sovrannaturali così intimamente connessi tra loro, si chiariscono a vicenda; sono il sigillo che Gesù ha posto a garanzia della veridicità sia della Sua presenza nei sogni, sia della veridicità dei segni sovrannaturali esteriori.

Cari lettori,
oggi, all’alba del terzo millennio in cui il pensiero razionalista e positivista è imperante, e l’impressionante accelerazione dello sviluppo tecnologico degli ultimi decenni ha reso gli uomini sempre più connessi, ma sempre più isolati e quasi in totale disconnessione dalla propria anima, il soprannaturale, ossia l’immortalità dell’Anima, l’incarnazione e la resurrezione di Cristo, ecc., si tende ad escluderlo o a parlarne sempre meno.
Ma ciò che sconcerta maggiormente è constatare che nell’epoca attuale è imperante una mentalità razionalista e positivista anche tra coloro che si definiscono credenti e cristiani, i quali, escludendo che i fenomeni sovrannaturali possano realmente accadere – come se il Vangelo non fosse costellato di manifestazioni soprannaturali -, stravolgono il senso autentico delle Sacre Scritture che quando narrano di fenomeni prodigiosi, non lo fanno in modo figurato, alludendo a significati simbolici e astratti, ma come di fatti inconfutabili e puntualmente riscontrati ed attestati. Non si rendono conto che così facendo si colpisce al cuore l’essenza stessa del cristianesimo, le cui radici affondano nel soprannaturale e le cui sublimi altezze sconfinano nel soprannaturale.

Tuttavia, a dispetto dell’ideologia materialista dominante, i fenomeni soprannaturali continuino a riproporsi nella nostra epoca.
Passano i secoli ed i millenni, si avvicendano le generazioni umane, eppure oggi, come nel più remoto passato, i fenomeni sovrannaturali continuano a verificarsi, perché Dio non ha mai smesso di manifestarsi all’uomo, e lo fa affidando la Sua rivelazione ai segni e sogni sovrannaturali, vie di comunicazioni tradizionali tra il Divino e la Sua creatura.

A testimonianza di quanto premesso, desidero raccontare un famoso episodio, di cui io ne ignoravo l’esistenza, che risale a ben 1700 anni fa; si tratta del sogno del mantello di San Martino.
Questo mio desiderio nasce dallo sconcerto che ha suscitato in me l’aver constatato l’esistenza di un profondissimo legame che unisce la splendida e mistica esperienza di Martino e la mia esperienza raccontata in questi due link: “L’amorevole conforto di Gesù in sogno” e la “Apparizione di una divina luce azzurra”.

Ecco un’estrema sintesi della biografia di San Martino e il famoso episodio.
San Martino nacque a Sabaria Sicca, in Ungheria, nel 317 d.C., in un avamposto dell’impero romano alle frontiere con la Pannonia.
Da bambino, Martino si trasferì con i genitori a Pavia e qui trascorse la sua infanzia.
Nel 331 un editto imperiale obbligò tutti i figli dei veterani (come il padre di Martino) ad arruolarsi nell’esercito romano e fu così reclutato. Inviato in Gallia, presso la città di Amiens, passò qui la maggior parte della sua vita da soldato.
Fu in questa città che nel 335 avvenne l’episodio che gli cambiò la vita.

Sogni e segni sovrannaturali

Durante un inverno piuttosto rigido, mentre ispezionava i posti di guardia, incontrò un mendicante seminudo intirizzito dal freddo. Provando una forte compassione nel vederlo soffrire, con la spada tagliò in due il suo mantello e ne donò metà al poveruomo.

La notte seguente accade qualcosa di celestiale strettamente connesso al suo atto di carità: vide in sogno Gesù rivestito della metà del suo mantello militare. Udì Gesù dire ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito».
Immagino la gioia incontenibile che questo mistico sogno deve aver suscitato in Martino. Ed immagino anche il profondissimo stupore che deve aver provato quando al suo risveglio si verificò un altro evento prodigioso, anch’esso strettamente connesso agli eventi precedenti: trovò il suo mantello completamente integro.

È inevitabile che questi potentissimi segni sovrannaturali provochino una vera e propria rivoluzione nella vita dell’individuo che li riceve. L’uomo è indotto a profonde riflessioni che fanno intraprendere un percorso attraverso il quale scopre il senso vero e profondo della propria esistenza e aprono il cuore al suo Creatore che l’ama da sempre.
L’azione di Dio nel sogno, attestato successivamente dal segno prodigioso tangibile, infatti, è stata così potente da apportare una radicale trasformazione nella vita di Martino, il quale, dopo la mistica esperienza, si convertì, fu battezzato e dopo 20 anni di carriera militare, divenne Vescovo di Tours dove, acclamato dai suoi cittadini, proseguì umilmente la sua opera pastorale fino alla morte.

Queste due esperienze testimoniano che è Dio a prendere l’iniziativa irrompendo nella vita dell’uomo in modo meraviglioso e sorprendente: si rivela all’uomo inviando sogni e segni sovrannaturali che attestano inequivocabilmente la Sua divina presenza, perché è Suo grande desiderio farsi conoscere dall’uomo ed essere amato.

Concordanza con il Vangelo

Comparando le due mistiche esperienze, la mia e quella di Martino, l’elemento più evidente che le distingue, consiste nel fatto che, mentre nell’esperienza di Martino – all’epoca non ancora santo – il gesto di carità verso il mendicante avviene nella vita “reale”, e solo successivamente questo evento reale si riverbera nel sogno in cui Gesù si identifica col mendicante, nel mio caso, invece, si tratta di un’esperienza totalmente onirica: il poveruomo che mi è apparso in sogno suscitando in me un profondo sentimento di compassione, nel sogno stesso poi si è rivelato Gesù.
Ma, seppure le due esperienze differiscano nella forma, nella sostanza sono identiche: in entrambe Dio si rivela all’uomo attraverso Suo Figlio Gesù. Dio, rivelandosi, desidera che l’uomo entri in comunione con Lui.
Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Gv 14,21).
Va sottolineato, inoltre, che entrambe le esperienze, nel loro significato più vero e più profondo, concordano pienamente con il Vangelo e sembrano proprio la rappresentazione scenica delle parole di Gesù che sono incastonate nella pagina dell’evangelista Matteo sul giudizio finale:
«In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me». Mt 40.
Parole che chiariscono che Egli, non solo è sensibile alla sofferenza degli innocenti e all’umiliazione degli esclusi, ma si identifica con loro.
Gesù ci spiega che ogni gesto di attenzione verso l’affamato, l’assetato, il forestiero, ecc., è un atto d’amore fatto a Lui.

Segni sovrannaturali esteriori

Oltre ad essere accomunate da due potentissimi segni interiori, ossia i sogni, queste due meravigliose esperienze sono accomunate anche da due segni sovrannaturali esteriori altrettanto potenti avvenuti entrambi in stato di veglia: il ritrovamento del mantello integro di Martino, successivo al sogno,

Notte stellata di van Gogh

e l’apparizione del cielo stellato in miniatura che ha anticipato il mio sogno di circa 4 anni.
Questi due potenti segni prodigiosi esteriori sono prove fisiche visibili del soprannaturale.
Questi sogni e segni sovrannaturali così intimamente connessi tra loro, si chiariscono a vicenda; sono il sigillo che Gesù ha posto a garanzia sia della veridicità della Sua presenza nei sogni, sia della veridicità dei segni sovrannaturali esteriori.
Solo mediante un potente segno esteriore si può dimostrare che un qualcosa, che supera radicalmente la ragione umana, viene da Dio”. Tali segni vanno individuati soprattutto nei miracoli e nelle profezie che garantiscono che Dio ha realmente parlato.” Tommaso d’Aquino.

L’ordine cronologico inverso degli eventi

Da quanto sopra esposto si evince chiaramente un altro elemento di distinzione che ad una lettura superficiale può risultare poco rilevante, ma che ad un’analisi più approfondita non pare affatto né casuale né insignificante: l’ordine cronologico inverso degli eventi.
Nel caso di Martino, infatti, il segno sovrannaturale esteriore è successivo il sogno, e questo mi fa pensare che lui non credesse molto nei sogni, o perlomeno che ci credesse ma non a tal punto da considerare “realela presenza di Gesù in sogno. Così Gesù, volendo fugare ogni minimo dubbio sulla veridicità del sogno, e di conseguenza sulla veridicità della Sua divina presenza, gli manda un segno esteriore visibile e tangibile.
Inversamente, nella mia esperienza il sogno è successivo al segno sovrannaturale esteriore.
Nel mio caso, contrariamente a quanto umanamente ci si potrebbe attendere e sconvolgendo tutti gli schemi della ragione umana, è stato un segno intangibile come il sogno a garantire la veridicità di un segno prodigioso esteriore che, seppur intangibile, era reale e visibile, com’è reale e visibile, ma intangibile, l’immenso cielo stellato che avvolge il nostro pianeta e di notte desta la nostra più profonda ammirazione.

Com’è possibile che un segno interiore intangibile sveli il mistero di un segno esteriore reale e visibile?
Se la grandiosità di questo segno esteriore è spiegabile con l’onnipotenza di Dio, l’ordine cronologico inverso degli eventi è spiegabile con l’onniscienza di Dio.
Soffermandosi un attimo a contemplare la gloria di Dio, nell’opera di grazia che Egli ha compiuto per farsi riconoscere e farsi amare da me e Martino, ci si rende conto che nulla è avvenuto per caso; che Dio aveva ogni cosa sotto controllo. Anche l’ordine cronologico inverso degli eventi conferma questa purissima verità: Dio Padre conosce nell’intimo ogni Sua creatura; conosce perfino il numero esatto dei capelli che ha sulla testa, quindi conosce da sempre anche l’alta considerazione che ho dei sogni, ed ha operato di conseguenza: per fugare ogni minimo dubbio circa la veridicità del potentissimo segno esteriore reale e visibile, si è rivelato in sogno. Senza il sogno, il segno esteriore sarebbe rimasto un enigma irrisolto.
La conoscenza che hai di me è meravigliosa, troppo alta perché io possa arrivarci”. Tratto dal salmo di Davide sull’onniscienza di Dio.

Infine un’ultima mia riflessione riguardo l’arco temporale in cui si sono svolti gli eventi.
Riguardo l’esperienza di Martino, sia per il fatto che tutti gli eventi si sono svolti in un arco temporale brevissimo (un giorno e una notte), sia perché lo stretto legame che unisce gli eventi è così palese, mi porta a pensare che la comprensione e lo svelamento del mistero sia stato quasi immediato.
Inversamente, nella mia esperienza gli eventi si sono verificati in un arco temporale piuttosto lungo (dal 2013 al 2017), per cui l’arcano disegno divino si è svelato dopo circa 4 anni, anche se, a dire il vero, l’enigma del cielo stellato avrei potuto scioglierlo un anno prima, poiché in questo lasso di tempo si sono verificati altri eventi straordinari, tra cui un altro mistico sogno in cui mi è apparsa la Madonna, avuto nel febbraio 2016, seguito, nell’ottobre dello stesso anno, da un altro favoloso sogno in cui ancora una volta le stelle sono state le protagoniste di una fantasmagorica danza stellare (i due link li trovate a piè pagina).
Quante strane “coincidenze”! Per una semplice “coincidenza”, le stelle mi hanno anticipato sia l’incontro con la Madonna, sia l’incontro con Suo Figlio, Gesù.
Non è perlomeno singolare che le stelle siano apparse, sia in sogno che nella vita “reale”, precedendo due eventi tra i più grandiosi e sublimi che l’essere umano possa sperare di esperire?
“Coincidenze” a parte, questo ritardo nello svelamento dell’arcano disegno divino è da attribuire sia al fatto che il segno esteriore era un’opera talmente grandiosa da superare non solo la limitatezza della ragione umana, ma anche quella dell’umana immaginazione, quindi era lungi da me pensare che si trattasse effettivamente del cielo stellato; sia al fatto che all’epoca in cui si verificarono i prodigiosi eventi, pur avendo intuito che si trattasse di un “qualcosa di divino”, del “Divino” avevo le idee molto vaghe e confuse, tant’è che non credevo ancora in un Dio personale. Di conseguenza nutrivo forti dubbi sull’esistenza della Madonna.
Così, visto che neanche la divina presenza della Madonna in sogno aveva sortito l’effetto da Lui tanto desiderato, ha deciso di intervenire direttamente svelando, finalmente, l’arcano disegno divino.
Senza l’intervento diretto di Dio nel sogno, il segno e sogni sovrannaturali precedenti sarebbero rimasti per sempre avvolte nel più fitto mistero.

Non mi resta che salutarvi augurando a voi tutti, amici lettori, sogni divini.

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