CORONAVIRUS: TEMPESTA ANNUNCIATA

CORONAVIRUS: TEMPESTA ANNUNCIATA

          SOGNI PREMONITORI. SOGNARE I DEFUNTI

Cari lettori,
con un po’ di ritardo mi sono decisa a raccontarvi questo sogno premonitore, avuto qualche settimana prima della scoperta del primo caso di contagio da coronavirus in Italia, avvenuto a Codogno il 21 febbraio 2020, che mi ha anticipato simbolicamente la drammatica situazione che io, così come gran parte dell’umanità, da lì a poco avrei vissuto.
Ma come altri miei numerosi sogni, anche questo sogno, oltre ad anticiparmi un evento nefasto, contiene un elemento molto positivo che infonde speranza e forza interiore: la presenza preziosissima di mia madre defunta.
Ecco il racconto del sogno:

In compagnia di alcuni miei famigliari (non mi ricordo esattamente quali) sto trascorrendo una tranquilla giornata di vacanza in riva al mare.
La lunga spiaggia di sabbia finissima e dorata, sotto il cielo terso e il sole splendente, è un piccolo paradiso per i bimbi che giocano gioiosi mentre i genitori si concedono momenti di relax.
Io sono assorta ad ammirare il mare che, assolutamente calmo, senza neanche l’ombra di una leggera increspatura, infonde nel mio animo una dolcissima e profondissima quiete, quand’ecco che, all’improvviso, sulle azzurre e placide acque appare dal nulla una nave ancorata a un centinaio di metri dalla spiaggia.
Per qualche istante rimane immobile, ma poi accade un incredibile ed inaspettato evento che squarcia la quiete: come se una forza portentosa si sia impossessata della grossa fune (cima) alla cui estremità e legata l’ancora, la nave inizia a roteare vorticosamente generando un burrascoso movimento circolare delle onde del mare.
Lo spaventoso scenario del mare in tempesta provoca un fuggi fuggi generale degli astanti in preda al panico, e la spiaggia, che poco prima brulicava di vita, adesso è desolata. Tuttavia essa, contrariamente a quanto avviene nel mondo reale quando si scatenano furiosamente gli elementi della natura, non è devastata dalla tempesta, come se l’enorme e misteriosa forza che fa roteare la nave, allo stesso tempo contenesse questa enorme quantità di energia prodotta all’interno del mare stesso.
Ormai sono rimasta completamente sola, ma seppur sconcertata e amareggiata, ma nient’affatto impaurita dall’accaduto, rientro a casa e mi dirigo subito in camera da letto per riposarmi, ma come apro la porta della stanza rimango piacevolmente sorpresa perché gli scuri in legno della finestra sono chiusi ma la luce è accesa, e davanti alle tende un’elegante ed altissima pianta dalle larghe foglie verdi rende la stanza più bella ed accogliente.
Dopodiché, volgendo lo sguardo verso la parete opposta, rimango sbalordita da ciò che vedo: coricata nel mio letto c’è mia madre (defunta nella vita reale) che ha atteso tranquillamente il mio rientro a casa.
Un guizzo di gioia pervade il mio cuore ed esclamo: “ah! ma tu non te ne sei andata via come hanno fatto gli altri! …Sei rimasta con me, non mi hai lasciata sola!”.
Dopodiché il sogno sfuma e mi risveglio.

Che questo sogno fosse premonitore non avevo dubbi, ma il suo profondo significato è apparso chiarissimo solo dopo il dilagare del contagio da coronavirus e dopo la messa in atto delle strategie per rallentare l’avanzata della pandemia (dal distanziamento sociale alla costituzione di alcune “zone rosse” poi estesa all’Italia intera).

I simboli del sogno.

I simboli contenuti in questo sogno premonitore fugano ogni dubbio: preannunciavano dettagliatamente la pandemia causata dal coronavirus che ha colto tutti impreparati ad affrontarla ed ha sconvolto il mondo.

Primo simbolo: la nave.
La nave rappresenta simbolicamente il microscopico ma letale coronavirus.
Seppur infinitamente piccola rispetto all’immensità e alla potenza del mare, racchiude in sé una misteriosa e colossale forza tale da scatenare la spaventosa tempesta.

Secondo simbolo: il mare tempestoso.
Il mare in tempesta rappresenta simbolicamente il drammatico momento che stiamo attraversando a causa della pandemia che sconvolge la vita di miliardi di persone in tutto il mondo. Uno sconvolgimento della società umana a tutti i livelli: sanitario, sociale, economico, ecc., causato da questo microscopico nemico.

Terzo simbolo: la spiaggia desolata.
La spiaggia desolata che apparentemente può sembrare un dettaglio trascurabile, se analizzato attentamente si scopre che esso rispecchia perfettamente un aspetto che caratterizza la realtà che ci circonda in questo frangente della nostra vita: la desolazione.
La bellissima spiaggia soleggiata che un attimo prima brulicava di vita, e pochi istanti dopo appare desolata pur non essendo stata minimamente toccata dalla furia devastatrice del mare, rappresenta in modo simbolico la desolazione dei nostri paesi, delle nostre città, delle nostre spiagge, che seppur integre strutturalmente e bellissime, sono desolate e desolanti, segno eloquente di questo drammatico momento che stiamo vivendo.

A questa desolazione esteriore si aggiunge la desolazione interiore.
La desolazione dei malati che in questo triste frangente della loro vita si trovano ad affrontare la malattia e il sopraggiungere la morte da soli, senza avere il conforto dei propri cari. A loro volta famigliari ed amici che sprofondano nella desolazione perché al tempo del contagio del coronavirus non è possibile dare al loro caro nemmeno l’estremo saluto nel momento della loro dipartita.

MA SIAMO DAVVERO SOLI?

La mia risposta è perentoria: assolutamente no, NON SIAMO MAI SOLI, e l’elemento molto positivo contenuto in questo sogno lo testimonia: la preziosa presenza di mia madre (defunta nella vita reale).
Mia madre ha varcato la soglia del Paradiso da 14 anni, ma nei miei sogni è sempre presente. Da mamma amorevole è divenuta il mio Angelo Custode che non mi abbandona mai.
La sua presenza assidua e costante nei miei sogni, testimonia che i nostri cari defunti ci sono sempre accanto, e spero di cuore che anche i vostri cari defunti vi appaiano in sogno al più presto e vi rassicurino sul loro stato di felicità, come ha fatto mia madre con la sua prima apparizione in sogno dopo 3 mesi dalla sua dipartita.

A tutti coloro che hanno perso un loro caro, e particolarmente a coloro che l’hanno perso un loro caro senza potergli dare un ultimo saluto, vorrei che arrivasse questo messaggio:
NON SIAMO MAI SOLI! NON LO SIAMO NELLA VITA E NEANCHE NELLA MORTE. DIO NON CI ABBANDONA MAI PERCHÉ CI AMA IMMENSAMENTE.

Io che ho avuto la Grazia di assaporare già su questa terra l’immenso amore di Gesù, sono certa che, così come in passato mi ha confortato amorevolmente in uno dei momenti più tristi della mia vita (L’amorevole conforto di Gesù in sogno), mi sarà vicina e mi conforterà anche in futuro in caso di malattia e mi accoglierà amorevolmente nell’ora della mia morte.
Gesù è vicino a tutti noi, non ignoratelo! Confidate in Lui.
Solo Gesù può confortarci quando sprofondiamo nel dolore e nella disperazione. Solo Gesù può darci la forza interiore per affrontare e superare le tempeste della vita. Confidiamo in Lui.

Un caro saluto e un abbraccio a voi tutti. Sogni divini a tutti voi. A presto.

3 Risposte a “CORONAVIRUS: TEMPESTA ANNUNCIATA”

  1. Salve, anche io due settimane prima della pandemia ho fatto un sogno premonitore al quale ho saputo dare risposta solo due settimane dopo averlo fatto… Mi sono svegliata con un senso di inquietudine terribile… Ma la realtà ha superato anche il sogno… Anche io ho sognato per simboli… Mi piacerebbe raccontartelo in pvt se è possibile.

  2. Salve, io ho perso la mia adorata Mamma meno di due settimane fa, all’improvviso, anche se sapevamo che il suo cuore era malandato. Una delle cose che più mi fa soffrire, è che, costretta a vivere all’estero, non sono potuta neppure tornare in Italia per il suo funerale, anche se ho potuto parteciparvi in diretta tramite videochiamata con WhatsApp. Lo scorso settembre 2019 è stata l’ultima volta che ho potuto stare con lei e abbracciarla, poi, puntuali videochiamate su Skype una volta a settimana, anche solo per guardarci in silenzio. Mi manca già da morire, so che ora sta bene, e prego Dio di farmela incontrare ancora in sogno, così come è successo a te. Le scrivo una specie di lettera ogni sera, e le dedico un Santo Rosario, per un po’ di giorni ancora. La tua testimonianza mi ha un po’ sollevato. Grazie di cuore, vorrei tanto conoscerti di persona…

    1. Ciao carissima Cristina,
      comprendo perfettamente il tuo dolore per la scomparsa della tua adorata mamma e ti sono vicina, ma allo stesso tempo sono felice che la mia testimonianza ti abbia sollevata un po’, perché lo scopo principale del mio blog è proprio questo.
      Io da Gesù ho ricevuto uno dei miracoli più straordinari che l’uomo abbia mai ricevuto, miracolo che Lui stesso poi ha confermato apparendomi in un mistico sogno, pertanto rendere testimonianza del Suo Amore per l’uomo era il minimo che potessi fare.
      La dolcissima presenza di Gesù in sogno è stata talmente potente da convertire il mio cuore. Oggi ho l’assoluta certezza dell’esistenza dell’Anima e del Paradiso, e so per certo che tutte le volte che il mio caro fratello e la mia adorata mamma mi appaiono in sogno, essi sono realmente in contatto con me.
      Anche se i nostri cari defunti ci hanno temporaneamente lasciati e sono eternamente felici in Paradiso, l’amore che ci ha legati nella vita continuerà a tenerci legati per l’eternità.
      Sono certa, cara e dolcissima Cristina, che anche la tua adorata mamma ti verrà presto a trovare per dirti che è viva e felice e che continuerà a starti vicina tutta la vita, sia nei momenti più felici che nei momenti di maggior difficoltà, e sarò lieta se vorrai condividere il vostro incontro con me e i miei lettori.
      In attesa ti mando un grande abbraccio.
      Marghelena.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!