Preannuncio della dipartita di Riccardo (mio vicino di casa)

 

Questa ennesima premonizione l’ho avuta 5 anni dopo la premonizione della dipartita di mio fratello Niki, ossia circa 25 anni fa, e mi preannunciò la morte di un mio coetaneo, Riccardo.
Riccardo era un giovane uomo di circa trent’anni (anch’io, su per giù, avevo quell’età) ed era venuto da pochissimo tempo ad abitare proprio nel monolocale attiguo al mio appartamento. L’ho conobbi solo in modo molto superficiale, ci scambiavamo il saluto quando c’incrociavamo e niente di più.
Una notte feci il seguente sogno:
Sto per uscire di casa, apro la porta d’ingresso è noto qualcosa che mi turba molto.
Sul pavimento del corridoio esterno, ci sono tanti capi d’abbigliamento e biancheria per la casa che sembrano esser stati posti lì da qualcuno; come se qualcuno avesse voluto lasciare una traccia da seguire. Partono dalla mia porta e portano proprio davanti alla porta del monolocale dove abita Riccardo.
Ma il fatto più sconcertante che m’inquieta è il colore di tutta questa roba: il nero.
Un po’ intimorita seguo questa scia e, fermandomi vicino alla porta del mio vicino, noto che è socchiusa; allora la apro e do un’occhiata all’interno. Lui non lo vedo, non c’è; ma ciò che vedo è uno scenario che mi spaventa.
La stanza è a soqquadro. Gli armadi sono aperti e i cassetti rovesciati sul pavimento. Tutta la biancheria, i vestiti e quant’altro tutto buttato per aria e sopra il letto. Ma ancora una volta ciò che è più sconvolgente è il fatto che sia tutto nero assoluto; perfino il letto, oltre ad essere ricoperto da biancheria nera, ha anche le lenzuola nere. In tutta la stanza il nero domina sopra ogni cosa.
Questo sogno termina qui.
Il colore nero che caratterizza questo sogno, che per me è il colore negativo per eccellenza, non presagiva niente di positivo. Infatti anche negli anni seguenti ebbi altri sogni contenenti il colore nero ed hanno sempre preannunciato eventi negativi.
Anche questo sogno è chiaramente premonitore. Infatti, al mio risveglio, prima di recarmi al lavoro, raccontai il sogno a mia madre ed espressi la mia preoccupazione per Riccardo.
Ancora una volta non tardò molto affinché questa ennesima premonizione si concretizzasse nella vita reale. Infatti, solo dopo tre giorni, al rientro a casa dal lavoro, mia madre mi diede la brutta notizia: Riccardo era in macchina col suo amico e collega di lavoro quando, all’improvviso, avvenne un incidente. Il suo amico che era alla guida dell’automobile rimase ferito, mentre, purtroppo, Riccardo morì sul colpo.
Com’è possibile una coincidenza del genere. Perché sognare proprio l’appartamento del mio vicino di casa in condizioni disastrose proprio tre notti prima della sua morte?
Dopo 5 anni dalla premonizione della morte di mio fratello Niki, questo secondo sogno mi ha preannunciato un’altra morte e ha scosso profondamente la mia anima. Se la prima premonizione aveva fotto vacillare quelle che all’epoca ritenevo essere delle certezze, questa seconda premonizione le fece crollare definitivamente.guarigione-quantica 1 Ormai questi due eventi avevano modificato per sempre la mia concezione riguardo la vita e la morte. La mia riflessione conseguente fu che se il nostro inconscio, di tanto in tanto, ci permette di conoscere in anticipo frammenti di futuro, significa che il futuro esiste già e quindi è già tutto predeterminato, soltanto che noi non ne siamo coscienti se non in particolarissimi casi in cui il nostro inconscio, tramite i sogni, li rivela alla nostra coscienza oppure li rivela con altri fenomeni psichici.
Anche per questo sogno valgono le stesse considerazioni fatte in precedenza.
Possibile che anche questa premonizione sia solo una “coincidenza”? Non si può parlare di coincidenze quando l’intera vita è costellata di queste “coincidenze”, c’è qualcosa che non quadra. Io, nell’arco di 30 anni, ho avuto tantissime di queste cosiddette “coincidenze”, ma le mie sono “coincidenze significative”.
Fortunatamente non ho avuto solamente premonizioni di eventi tragici, ma anche sogni che mi hanno anticipato lieti eventi relativi sia alla vita affettiva che a quella lavorativac; alcuni riguardano anche la vita di persone che non rientrano nella sfera famigliare: amici, colleghi, conoscenti vari e, addirittura, persone che non conoscevo al momento in cui li ho sognati ma che ho conosciuto poco tempo dopo il sogno, come il sogno che racconterò più avanti col titolo “preannuncio dell’inizio e della fine di una storia sentimentale”.
Anche questo sogno confuta la tesi secondo cui si sostiene che nel contesto ambientale in cui si vive, l’inconscio percepisce dei segnali che è impossibile cogliere a livello cosciente, per cui se si ha qualche persona cara con problemi di salute, il nostro inconscio percepisce tutti i segnali e quindi poi la notte il cervello, elaborandoli, fa sì che si verifichi il sogno cosiddetto “premonitore”. In altre parole e come se dicessero che i sogni premonitori non esistono.
Certo! Con una parte di questa tesi sono perfettamente d’accordo. Il nostro subconscio è un contenitore colmo di cose che a livello cosciente non conosciamo.
Però se questa tesi fosse valida, desidererei tanto che qualcuno mi desse delucidazioni in merito alle seguenti considerazioni:
Riccardo, come anche mio fratello, morì da un momento all’altro e prima di allora non si immaginava neanche lontanamente che potesse avere problemi di salute, infatti anche lui morì mentre viaggiava per lavoro, motivo per cui non c’era stato nessun segnale percepibile dal mio inconscio.
Oltretutto il nostro vicino lo conoscevamo solo superficialmente, ulteriore ragione per escludere l’esistenza di qualsiasi segnale percepibile dal nostro inconscio. Nell’arco di trent’anni ho avuto tantissime altre premonizioni in cui non ci sono stati affatto segnali percepibili dal mio inconscio.

Quindi, in casi simili, l’inconscio non può percepire nessuna informazione per il semplice motivo che non esiste nessuna informazione.

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