SOGNARE LA MADONNA IN PROCESSIONE

SOGNARE LA MADONNA IN PROCESSIONE

 “La Madonna portata in processione non è rappresentata da una statua ma è presente fisicamente. È una donna “terrena” di mezza età come tante altre, così come “terrena” è la Sua indicibile sofferenza fisica sopportata con grande forza d’animo e celata con grandissima dignità”.

Cari lettori,
dopo aver esitato per circa 10 mesi, finalmente, dopo lunghe riflessioni, ho deciso di pubblicare anche questa mia esperienza onirica avuta il 10 novembre 2017 in cui, per la terza volta, mi è apparsa la Madonna.
Premetto solo che in questo sogno però, a differenza del sogno precedente in cui la Madonna mi è apparsa in Cielo (il racconto lo trovate in questo link:“Apparizione della Madonna in sogno”), la Madonna mi è apparsa in maniera del tutto inedita come mai avrei potuto immaginare di sognarla: incredibilmente, la Madonna portata in processione non è rappresentata da una statua ma è presente fisicamente. È una donna “terrena” di mezza età come tante altre, così come “terrena” è la Sua indicibile sofferenza fisica sopportata con grande forza d’animo e celata con grandissima dignità.
Il sentimento di profonda amarezza suscitato in me dalla sofferenza patita dalla nostra Madre Celeste, ritengo sia stato uno dei motivi di questa mia esitazione, ma ciò non può esimermi dal testimoniare la Sua preziosa presenza nei miei sogni.
Ecco il racconto del sogno:

Immersa nella natura e con animo sereno sto scendendo dalla montagna percorrendo in assoluta tranquillità un piccolo sentiero, quando, non lontano dal punto in cui il piccolo sentiero si immette sul sentiero principale, improvvisamente, il silenzio che avvolge questo luogo viene rotto da un mormorio che si leva da una moltitudine di persone che avanza in modo ordinato percorrendo il sentiero principale nella stessa direzione che dovrò intraprendere io per rientrare a casa. Pertanto, giunta nel punto di congiunzione dei due sentieri, continuo il mio percorso in loro compagnia.
Ad un certo punto del percorso mi ritrovo a camminare fianco a fianco con una signora dal volto segnato dalla stanchezza che mi saluta accennando un lieve sorriso.
Non capisco se il suo aspetto particolarmente stanco sia imputabile al lungo e disagevole percorso o a qualche problema di salute, quindi supero la mia timidezza e le chiedo se sta bene.
Lei gentilmente mi risponde: “sapessi cara mia com’è difficoltoso per me camminare senza perdere l’equilibrio, specialmente quando si tratta di percorrere un sentiero tortuoso e accidentato come questo!”
Lì per lì non comprendo quale sia il suo problema, anche perché finora ho avuto modo di osservare solamente il suo volto che mi appare in primo piano.
Poi, però, quando la visuale della scena onirica si allarga permettendomi di osservare l’intera sua figura, lei, per farmi meglio comprendere la sua situazione, si china e con la mano solleva un lembo del suo lungo vestito scoprendo le gambe fin sopra il ginocchio, e ciò che mi mostra è a dir poco sconcertante: stranamente la signora ha la parte inferiore delle gambe inserite dentro una sorta di gabbia formata da assi di legno che arriva fin sotto le ginocchia.
Questa visione mi scuote e mi turba profondamente ma ancora non comprendo il motivo dell’assurda situazione in cui si trova. Allora lei mi delucida ulteriormente dicendomi che questa sorta di gabbia, bloccandole le gambe, serve a farle mantenere la posizione fissa eliminando o comunque riducendo il rischio di sfracellarsi a terra.
Ma questo sostegno non basta a farle mantenere l’equilibrio e la posizione eretta. Successivamente, infatti, la signora mi racconta del grosso sforzo che richiede il mantenimento di tale posizione mostrandomi tutti vari movimenti che è costretta a compiere con la parte superiore delle gambe ad ogni oscillazione e ad ogni sobbalzo causato dalla pendenza e dai vari ostacoli che sono disseminati lungo il percorso. Impresa che le procura una indicibile sofferenza che va ben oltre i limiti della sopportazione umana.
Sono impressionata da questa sua faticosissima e dolorosissima condizione, quand’ecco che un istante dopo la visuale della scena onirica si allarga ancora di più e rimango sbigottita da ciò che vedo: la signora è collocata sopra una portantina trasportata a spalla da alcuni uomini ignari della sua sofferenza, così com’è ignara la moltitudine di persone al seguito che forma un lungo corteo.
Solamente a questo punto mi rendo conto che la signora che mi sta confidando la sua sofferenza è la Madonna.
Adesso, finalmente, tutto appare chiaro: per puro caso mi ritrovo a parlare con la Madonna mentre viene trasportata in processione.
Dopodiché il sogno sfuma e mi sveglio con la tristezza nel cuore. Questo triste stato d’animo però si è lentamente affievolita, e ciò mi ha permesso, seppur con ritardo, di raccontare questa triste ma preziosa esperienza.

Svariati sono i modi che Dio usa per irrompere nella vita di ciascuno di noi. Per far breccia nel mio cuore ha utilizzato un tipo di comunicazione molto antico ma molto efficace, ossia i sogni:
…Iddio parla, bensì, una volta ed anche due, ma l´uomo non ci bada; parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti, per distoglier l´uomo dal suo modo d´agire e tener lungi da lui la superbia; per salvargli l´anima dalla fossa, la vita dal dardo mortale…” (Giobbe 33:14,17).

Cos’altro aggiungere! Mi sento privilegiata per il fatto che la Madonnina abbia voluto ancora una volta darmi un segno della Sua preziosissima presenza facendomi entrare in comunione così intima con Lei al punto di confidarmi e rendermi partecipe della sua sofferenza.
Lei ormai è presente non solo nei miei sogni ma anche nel mio cuore, e non smetterò mai di ringraziarLa per avermi fatto incontrare Suo Figlio, anche Lui apparsomi come uomo “reale” e sofferente nel meraviglioso sogno avuto 5 mesi prima del sogno in questione, raccontato in questo blog col titolo: “L’amorevole conforto di Gesù in sogno”.

Un caro saluto a tutti voi che mi seguite numerosi. Grazie e sogni d’oro.

 

 

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