SOGNARE GESU’. L’AMOREVOLE CONFORTO DI GESU’ IN SOGNO

SOGNARE GESÙ. GESÙ NEI SOGNI

L’AMOREVOLE CONFORTO DI GESÙ IN SOGNO

“…senza proferire parola alcuna, mi dice: “IO SONO GESÙ”. Che sconvolgente rivelazione! “.

Cari lettori,
rieccomi qui a condividere con voi l’immensa gioia che ha suscitato in me questo sogno celestiale in cui mi è apparso GESÙ, avuto pochi giorni fa, esattamente il 28 maggio 2017.
Un sogno che ha la stessa valenza di un’esperienza mistica, paragonabile solamente ad un altro sogno mistico, ossia l’“Apparizione della Madonna in sogno, avuto poco più di un anno fa, e precisamente il 19 febbraio 2016.
Ma, mentre nell’apparizione in sogno della Madonna non ebbi con Lei alcun tipo di comunicazione, con Gesù ho avuto una stupefacente comunicazione non verbale attraverso il Suo magnetico sguardo.
Ma ecco il racconto del sogno di cui la prima parte è solamente un’estrema sintesi:

Mi trovo in azienda e sto svolgendo un lavoro in collaborazione con un mio collega, il quale, a fronte di una mia garbata richiesta di maggior collaborazione, si rivolge a me in modo molto arrogante e mi aggredisce verbalmente alzando il tono della sua voce. Infine conclude dandomi dell’incapace.
Io rimango basita. Sono mortificata e a stento riesco a trattenere le lacrime e a portare avanti il lavoro, quand’ecco che, alzando lo sguardo, mi accorgo che c’è un soppalco delimitato da una balaustra che sovrasta la sala. Poi, volgendo leggermente lo sguardo verso destra, vedo un uomo che, a causa del tono di voce del mio collega che è risuonata in tutta la sala, si è appena alzato dal suo poverissimo giaciglio su cui si stava riposando ed ora, con le mani appoggiate sulla balaustra, ci sta osservando.
Dalla mia postazione la visuale non è molto buona, ma seppur lontano il suo aspetto mi preoccupa un po’. Quindi smetto di lavorare, mi alzo e mi sposto di qualche metro alla mia destra per avvicinarmi a lui e assicurarmi che stia bene.
Da questa distanza mi rendo conto che l’uomo è molto più sofferente di quanto pensassi. Questo poveruomo è alto, magro e molto deperito, e la sua età è di circa 30-35 anni. Si regge in piedi a malapena ed è coperto solo parzialmente da lembi di telo strappati. I suoi capelli lunghi e arruffati, la barba e i baffi incolti, contribuiscono ad accentuare ulteriormente il suo stato di sofferenza.

La dolorosa e miserevole condizione di quest’uomo suscita in me un profondissimo sentimento di compassione, quindi il mio grande desiderio è di riuscire ad alleviare almeno in parte la sua sofferenza e penso quale sia il modo migliore per prestargli aiuto.

Ma ecco che l’inquadratura della scena onirica cambia repentinamente ed il suo volto mi appare in primo piano, quindi adesso ho la possibilità di osservare il suo volto scavato e segnato dal dolore a distanza ravvicinata.
Adesso però a catalizzare tutta la mia attenzione sono i suoi splendidi occhi azzurri che, oltre a lasciar trasparire l’indicibile sofferenza patita, esprimono una dolcezza infinita. La luminosità e l’intensa espressività del suo sguardo, inoltre, conferiscono al suo volto una straordinaria bellezza.
L’uomo non proferisce parola alcuna, ma col suo intensissimo e magnetico sguardo cattura il mio per alcuni interminabili istanti che profumano d’infinito ed accade l’inimmaginabile.
Adesso i suoi occhi luminosi e scintillanti come specchi d’acqua cristallina riflettono un infinito amore che riversa su di me regalandomi la meravigliosa sensazione di essere completamente avvolta da un suo dolcissimo ed infinito abbraccio, proprio come se questo poveruomo mi conoscesse e mi amasse da sempre.
Ma il mio stupore diventa incontenibile nel momento in cui il suo sguardo si fa ancor più penetrante fino a raggiungere la profondità del mio essere, della mia Anima, perché senza che l’uomo abbia proferito parola alcuna, odo il suono della sua voce che mi dice: “IO SONO GESÙ”.
Che sconvolgente rivelazione!
Ma ecco che, prima ancora di riprendermi dallo sconcerto suscitato da questo meraviglioso ed inaspettato incontro, Gesù mi sorprende nuovamente.
Adesso, infatti, percepisco che ha un desiderio struggente di raggiungermi per confortarmi amorevolmente.

Non posso crederci! Malgrado la Sua indicibile sofferenza desidera confortare me!
Le parti si sono invertite: ero intenzionata ad alleviare la Sua indicibile sofferenza, invece adesso è Lui che, incurante del  Suo stato di estrema indigenza, intende alleviare la mia tristezza che rispetto alla Sua sofferenza è un’inezia.
Sono profondamente commossa, però questa Sua decisione, se da un lato fa straripare di gioia il mio cuore, dall’altro è fonte di grande apprensione poiché mi rendo subito conto del fatto che, non essendoci una scala che gli consenta di scendere per avvicinarsi a me, penso che l’unico modo di raggiungermi sia quello di lanciarsi giù dal soppalco.
Un istante dopo, infatti, riflesso nel Suo sguardo vedo che il Suo pensiero coincide proprio col mio: il Suo intento è proprio quello di lanciarsi giù dal soppalco!
Sono allarmata. Non voglio assolutamente che Gesù corra un  rischio così grosso lanciandosi da lassù. Una caduta rovinosa aggraverebbe ulteriormente le Sue condizioni di salute già precarie, per cui Lo supplico di non lanciarsi e cerco in tutti i modi di dissuaderlo.
Ma Lui, determinatissimo, non ha alcuna intenzione di desistere dal Suo intento, quindi, senza pronunciare parola alcuna, mi rassicura dicendomi “non preoccuparti” e, una volta scavalcata la balaustra, si lascia cadere nel vuoto.
A questo punto penso che per me sia ormai assolutamente impossibile intervenire per aiutarlo, m
a un istante prima che cada a terra, miracolosamente riesco ad afferrarlo per il braccio e, così facendo, dopo vari barcollamenti Gesù riesce a riacquistare l’equilibrio e a reggersi in piedi da solo ed io, finalmente, mi libero dall’ansia tirando un profondo sospiro di sollievo, felicissima che Gesù mi abbia raggiunto senza procurarsi ulteriori sofferenze.

Questo preziosissimo sogno si interrompe qui poiché dalla fortissima emozione mi sono svegliata di soprassalto alle 5.30 circa. Dopodiché, con il cuore traboccante di gioia, sono rimasta a lungo accoccolata a letto per “rivivere” gli interminabili istanti in cui ho avuto la grazia di assaporare l’ineffabile splendore dell’amore di Dio attraverso il magnetico e dolcissimo sguardo di Gesù.
Finalmente il Dio personale delle Sacre Scritture, il Padre amorevole ansioso di farsi riconoscere e farsi amare da me, ha fatto irruzione nella mia vita sgombrando in un sol colpo la mia mente dalla falsa idea su quell’entità astratta definita “energia universale”, quella sorta di divinità senza identità.
Quanta felicità racchiusa in un sogno!
Questo mirabile sogno testimonia che nello stato onirico l’anima, illuminata dalla Luce Divina, può elevarsi ad altezze sublimi fino al punto di fare esperienza diretta dell’amore di Gesù, motivo per cui questa esperienza onirica ha la stessa valenza di un’esperienza mistica.

RAPPRESENTAZIONE SCENICA DELLE PAROLE DI GESÙ

Ciò che mi colpisce profondamente e mi commuove è la reciprocità dei profondi sentimenti che per me rappresenta uno straordinario momento di comunione con Gesù.
Io che nella mia piccolezza, dimenticandomi della mia triste situazione, provo un profondo sentimento di compassione per Lui (sentimento che provo anche nella vita reale per gli ultimi e per tutti coloro che soffrono), e Gesù che, incurante delle Sue miserevoli condizioni e della Sua grandissima sofferenza, contraccambia donandomi il Suo Cuore riversando su di me il Suo infinito Amore.

Anche se non sono esperta in materia di religioni, non posso non cogliere la profonda analogia tra il contenuto di questa meravigliosa esperienza onirica e le parole di Gesù che sono incastonate nelle pagine del Vangelo:
Avevo fame e mi avete dato da mangiare; …ero straniero e mi avete accolto; …
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? …”.
«In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me». Mt 35,40.

Ebbene, sorprendentemente, questo sogno celestiale sembra proprio la rappresentazione scenica delle parole di Gesù. Parole che chiariscono che Egli, oltre ad essere sensibile alla sofferenza degli innocenti e all’umiliazione degli esclusi, si identifica con loro.
Gesù ci spiega che ogni gesto di attenzione verso l’affamato, l’assetato, il forestiero, ecc., è un atto d’amore fatto a Lui.

I PENSIERI DI GESÙ SONO UDIBILI INTERIORMENTE

In questo sogno celestiale è rappresentata magnificamente la duplice natura umana e divina di Gesù Cristo.
La Sua natura divina, Gesù l’ha svelata attraverso il Suo magnetico e dolcissimo sguardo e la comunicazione non verbale.

Nel momento di grazia in cui Gesù fissa il Suo magnetico e amorevole sguardo su di me, avviene l’impensabile: tutte le frontiere si annullano e la mia Anima ha la facoltà di conoscere i Suoi sentimenti e le Sue intenzioni.
Si tratta di una forma conoscenza che non deriva da specifici organi sensoriali; pensieri, sentimenti e intenzioni, vengono percepiti interiormente dalla totalità dell’essere.
Ma nel momento in cui il pensiero viene espresso, esso diviene parola udibile.
Nel momento in cui Gesù esterna i suoi pensieri, ossia quando Gesù parla, lo fa senza proferire parola alcuna; ciononostante la Sua voce è udibile come se Egli le avesse pronunciate.

Questa è la ragione per cui nel momento in cui Gesù si è rivelato dicendomi “Io sono Gesùe mi ha rassicurato con le parole “non preoccuparti”, io ho udito distintamente il suono soave della Sua voce senza che Egli abbia le abbia pronunciate.
Ciò che io ho avuto la grazia di udire non erano parole pronunciate da Gesù, ma erano i Suoi pensieri che, allo stesso modo delle parole pronunciate, erano udibili.

Questo affascinante aspetto della personalità di Gesù verrà trattato ampiamente in un prossimo articolo. (“Lo sguardo di Gesù“).

DIO MI HA DONATO IL CIELO STELLATO

Questa mistica esperienza oltre a conferire gioia e senso alla mia vita, dà senso e significato a tutti gli eventi precedenti, tra cui un grandioso evento, avvenuto 4 anni orsono in stato di veglia, che fino ad oggi è stato un enigma irrisolto: si tratta dell’evento raccontato col titolo “Apparizione di una divina Luce azzurra”.
Alla luce di questa esperienza posso affermare senza ombra di dubbio che si tratta di un segno soprannaturale, una potente opera che manifesta magnificamente la gloria di Dio e la Sua divina onnipotenza: in un nanosecondo ha creato dal nulla un cielo stellato in miniatura e me l’ha donato come prova del Suo eterno amore.
I due eventi così intimamente connessi tra loro, si chiariscono a vicenda e costituiscono il sigillo che Gesù ha posto a garanzia sia della veridicità della Sua divina presenza nel sogno, sia della veridicità del segno sovrannaturale esteriore.

LA PRESENZA SIMBOLICA DI DIO NEI SOGNI

Non è la prima volta che Dio si manifesta nei miei sogni. In forma simbolica si è manifestato in altri due splendidi sogni.
La prima volta nel sogno-visione “Si è acceso il Sole per me” del 2013, in cui, come si evince dal titolo, mi è apparso il Sole in tutto il suo immenso splendore e così vicino da poterlo toccare.
La seconda volta nel bellissimo sogno intriso di simboli spirituali: “Il Sole, la Luna e Dio“ del 26 agosto 2014, che contiene 3 potentissimi simboli: il sole splendente, la luna nuova divisa in tre parti simbolo della Trinità, ed un terzo corpo celeste che ha una straordinaria particolarità: sulla sua superficie c’è inciso il profilo di un volto umano di cui ho l’istantaneamente consapevolezza che è il volto di DIO.
La mia gioia è inesprimibile!

UN DISEGNO DIVINO

Dio ha utilizzato sogni dalla profondissima valenza spirituale come canale di comunicazione privilegiato per manifestarmi la Sua Divina Presenza.
Pertanto ritengo che i sogni siano doni preziosissimi. Ritengo altresì che questi doni non vengano elargiti a caso.
Dalla cronologia degli eventi e dal crescendo di sacralità in esso contenuti, si evince chiaramente l’esistenza di un disegno divino che comprende tutta la lunga serie di sogni dal contenuto profondamente spirituale, di cui la maggior concentrazione è avvenuta a partire dal 2013, che oggi trovo giusto definirli sogni “spirituali-anticipatori” poiché presagivano questo commovente incontro Gesù che risulta essere l’evento culmine del mio percorso spirituale.

LE STELLE HANNO ANNUNCIATO GESÙ

L’ultimo di questi sogni spirituali-anticipatori è stato quello raccontato col titolo “Le super Stelle intelligenti”, avuto il 20 novembre 2016, ossia sei mesi prima dell’apparizione di Gesù sogno.
Per me è impossibile non ritenere che questo sogno sia stato anticipatore del mistico sogno di Gesù, poiché i potenti simboli di trasformazione ed elevazione spirituale in esso contenuti fugano ogni dubbio: il cielo e le superstelle intelligenti che, scese dal cielo hanno danzato per me e poi hanno configurato l’altissimo campanile di una chiesetta che pareva illuminato a festa per il Santo Natale.
Che questo fantasmagorico sogno facesse presagire un evento ancora più grandioso, oltretutto, non lo dico a posteriori, ma bensì lo intuii a priori e lo espressi in modo lampante nell’articolo in cui ho raccontato il sogno. Mai parole furono più profetiche!
Scrissi, inoltre, in merito alla simbologia delle Stelle: …”per l’Antico Testamento e il giudaismo, le Stelle obbediscono alla volontà di Dio e talvolta l’annunziano. Esse non sono quindi creature del tutto inanimate: un Angelo veglia su ciascuna di esse.”
In questo sogno, incredibilmente, le Stelle hanno manifestato appieno, ed in modo superlativo, la loro natura animata e intelligente che presuppone la volontà di Dio a cui obbediscono, e con estrema eleganza hanno annunciato Suo Figlio, Gesù.
Sublime! Tutto ciò mi commuove. Oh mio Dio quanta sacralità e bellezza è racchiuso in questo sogno, sembra un racconto tratto dal Vangelo!

LA STRETTA CONNESSIONE CON L’APPARIZIONE DELLA MADONNA

La stretta connessione è evidentissima anche tra quest’ultima esperienza ed il celestiale sogno sopra menzionato in cui è avvenuta l’apparizione della Madonna.
In questo sogno, infatti, c’è un elemento che aveva fatto sorgere degli interrogativi a cui fino ad oggi non  sono stata in grado di dare una risposta plausibile.
Come sapranno i miei lettori più assidui, la Madonna mi è apparsa all’interno di un cuore formato da una ghirlanda di roselline affiancato da un altro cuore identico ma di dimensioni molto più ridotte che però è rimasto vuoto.
È stata proprio l‘assenza di Gesù bambino ad indurmi a pormi questi interrogativi: come mai il cuoricino che sembrava posto lì proprio per ospitare Gesù bambino è rimasto vuoto? Perché Lui non mi è apparso? …, ecc.
Oggi, alla luce dei fatti, ritengo di poter rispondere a questi interrogativi: La volontà di Dio era di rivelarsi successivamente all’apparizione della Madonna, attraverso il dolcissimo sguardo Gesù, e così è stato.
Ciò sembra rientrare nel disegno divino che Dio aveva già tracciato e che, di volta in volta, mi è stato parzialmente svelato nei sogni.

Il breve paragrafo che segue è stato aggiunto nel mese di marzo del 2021 in seguito al sogno raccontato in questo blog col titolo “ESTASI MISTICA”, avuto l’11 dicembre 2020.

A circa 3 anni e mezzo di distanza dal nostro primo incontro, Gesù ha fatto irruzione nella mia vita per la seconda volta manifestandosi in un sogno che ha la stessa valenza di un’estasi mistica.
Anche in questo caso si tratta di due sogni in cui la stretta connessione è evidentissima.
L’ordine cronologico dei due sogni dimostra chiaramente che il secondo sogno è la continuazione del primo. Rivelandosi nel primo sogno, Gesù si è fatto riconoscere da me per farsi amare, e quando finalmente ho iniziato ad amarlo, ha deciso di esaudire il mio desiderio di rivederlo nel modo più sublime possibile coronando il nostro Amore con le nozze mistiche.

COMUNICAZIONE CON I NOSTRI CARI DEFUNTI IN SOGNO

Come se tanta bellezza non bastasse, questo percorso spirituale che mi ha condotto a Dio mi è stato preannunciato da un bellissimo sogno premonitore avuto 4 anni prima (2013) e raccontato in questo blog col titolo: “Lo Spirito di mio fratello mi preannuncia un evento positivo“.
Il protagonista di questo sogno è mio fratello defunto Niki (lo stesso fratello di cui ebbi la premonizione della sua dipartita) che, regalandomi un biglietto vincente, mi ha fatto realizzare una cinquina.
Ebbene, oggi posso affermare, con cognizione di causa, che l’apparizione della Madonna e di Gesù in sogno, rappresentano proprio questa cinquina.
La strettissima connessione esistente tra loro e talmente evidente che pensare che si tratti di semplici “coincidenze” è impossibile!
Questi sogni sono uniti tra loro da una rete invisibile intessuta con fili d’oro, un Disegno Divino che “non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Da “Il Piccolo Principe”.
Io non ho dubbi. Negli stati straordinari di coscienza tutto è possibile; dal contatto con i nostri cari defunti al contatto con Dio.

LE FUNZIONI PSICHICHE NEI SOGNO. IL PENSIERO LOGICO-RAZIONALE.

Tra le funzioni psichiche, ossia l’attenzione, la percezione, la coscienza, il ragionamento, la memoria, l’affettività, la volontà, ecc., quali sono le funzioni psichiche che rimangono nei sogni?

Gran parte degli studiosi concorda sul fatto che tra le facoltà superiori che si attribuiscono alle esperienze oniriche, la più notevole è quella della memoria, mentre la coscienza e la volontà, sono funzioni psichiche che in genere vengono attribuite solamente ai sogni “lucidi”.

Ma siamo sicuri che queste funzioni psichiche siano attribuibili solamente ai sogni lucidi?

Ebbene, le mie numerose esperienze oniriche avvalorano una teoria completamente opposta, ossia che le funzioni psichiche possono essere presenti anche nei sogni “ordinari”.
In questo meraviglioso sogno “ordinario” (e numerosi altri sogni), tranne la consapevolezza di stare sognando, le funzioni psichiche sono palesemente presenti e rendono questo sogno straordinario.

A prescindere dalla vividezza delle immagini e la profondità dei sentimenti che mi hanno dato l’impressione di vivere “realmente” questa meravigliosa esperienza, la mia partecipazione attiva, la sequenza delle scene ben ordinata e la trama nient’affatto sconclusionata ma lineare e coerente dal principio alla fine, conferiscono a questo sogno pienezza di senso e significato.
Ma l’aspetto ancora più singolare che mi affascina maggiormente e caratterizza questo mistico sogno e accomuna molti mie sogni (tra cui anche l’apparizione della Madonna), è la capacità di pensare all’interno del sogno, con esiti simili allo stato di veglia.

Questa capacità di ragionamento logico-razionale è evidentissimo ed impressionante specialmente nella parte finale del sogno. Mi riferisco al momento in cui ho appreso che Gesù era intenzionato a scendere dal soppalco per avvicinarsi a me.
In questo preciso momento ho esercitato un’attività di pensiero simile a quella usata nello stato di veglia che comporta una forma di riflessione e di valutazione. Ho pensato ed agito in modo coerente valutando la situazione proprio come avrei pensato ed agito trovandomi in una situazione simile in stato di veglia.
Difatti, appena mi sono accorta che non c’era una scala che Gesù potesse utilizzare per scendere, conseguentemente ho cercato di dissuaderlo dal suo intento poiché ero ben consapevole che l’unico modo per raggiungermi sarebbe stato quello di lanciarsi da quel soppalco, ed ero perfettamente cosciente delle gravi conseguenze a cui sarebbe andato incontro.

INNO ALL’AMOR DIVINO

Oh fulgenti stelle da Spiriti angelici animate!
Danzatrici cosmiche il cielo a festa avete illuminato
e un evento grandioso mi avete annunciato.
L’evento di sublime bellezza in un sogno celestiale poi si avvera,
e l’Anima mia, sulle ali di una farfalla blu, al Paradiso si eleva.
Colui che in sogno mi appare povero e sofferente,
donandomi il suo purissimo cuore rivela una verità sconvolgente.

I suoi occhi luminosi e scintillanti come specchi d’acqua cristallina
riflettono i suoi pensieri e la Sua Essenza divina.
Oh che momento di profonda letizia, sei proprio Tu!
L‘amorevolissimo Padre mio, sei Gesù!
Il Tuo volto incessantemente irradia l’Amore immenso,
che illumina e fa vibrare il mio essere all’unisono con ogni particella dell’Universo.
Così Tu nutri e disseti l’Anima mia.
Oh no! Beatitudine più profonda al mondo credo non ci sia.
Tu sei la via che conduce all’inesauribile Sorgente Divina dell’Amore Universale
da cui la nostra Anima proviene e a cui anela ritornare.
Tu che dell’Amor sei la vera Essenza
il mio cuore fai gioire con la Tua divina presenza.

La fotografia del volto di Gesù che ho qui postato, non l’ho scelto a caso, poiché essendomi ricordata ogni dettaglio del Suo volto, nei giorni successivi, effettuando una ricerca su internet, ho trovato che il volto di Gesù del mio sogno è lo stesso volto dell’attore che interpretò parecchi anni orsono il film “Gesù di Nazareth” di Zeffirelli.

Auguro sogni celestiali a tutti. Marghelena.

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3 Risposte a “SOGNARE GESU’. L’AMOREVOLE CONFORTO DI GESU’ IN SOGNO”

  1. Buongiorno Marghelena, sono d’accordo con te, penso che non sia stato solo un sogno ma qualcosa di più, ricordo ogni minimo particolare, Gesù era luminosissimo, aveva un viso che emanava dolcezza e bontà e nel petto aveva un cuore rosso come le immaginette che rappresentano il Cuore di Gesù.
    Sono una persona credente e fin da piccola recito le mie preghiere tutte le sere prima di addormentarmi, ringrazio Gesù ogni momento della giornata, anche per le piccole cose che mi capitano quotidianamente, credo negli Angeli, nell’aldilà, credo che ci sia una continuazione dopo la morte fisica, da anni vedo cuori ovunque sotto ogni forma e questo mi fa sentire protetta e amata.
    Grazie, un abbraccio, Iolanda.

  2. Buongiorno Marghelena, il tuo sogno è meraviglioso! Vorrei condividere il sogno che ho fatto anch’io quando ero una bambina, non ricordo l’età ma mi ricordo molto lucidamente il sogno che feci, ho sognato anch’io Gesù, mi piacerebbe conoscere la tua opinione in merito. Mi trovavo a casa della mia prozia che ho amato come una mamma, ero in cucina, lei era alla mia destra ed alla mia sinistra in prossimità del balcone c’era Gesù con le braccia aperte che con il pensiero mi diceva di andare da lui, era bellissimo e luminosissimo, di una luce indescrivibile, in quel momento ebbi paura e guardai contemporaneamente mia prozia e Lui ma non sapevo cosa fare; ad un certo punto sempre con il pensiero mia prozia mi dice di andare da Lui ed in quel momento le mie paure svaniscono…mi avvicino a Gesù, mi abbraccia ed io gli dò un bacio sulla guancia, è stato meraviglioso! E’ stato così vero che ancora sento le stesse sensazioni di quel tempo, esperienza bellissima! Grazie per l’ascolto, Iolanda.

    1. Cara Iolanda,
      intanto sono io che ringrazio te per aver condiviso con me e i miei lettori il tuo splendido sogno.
      Prima di esprimere il mio parere, però, e utile chiarire che non tutti i sogni hanno la stessa importanza, infatti i sogni si distinguono in “piccoli” e “grandi” sogni. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di “piccoli” sogni, ovvero quelli insignificanti, che si ricordano con difficoltà e in maniera molto vaga, sia perché la vividezza delle immagine è ridotta al minimo che per il contenuto onirico che non è sempre lineare e coerente.
      I grandi sogni, invece, sono quelli pregni di significato. Si tratta di sogni il cui ricordo rimane indelebile nella mente, perché suscitano nel sognatore fortissime emozioni. In genere, segnano un cambiamento, una fase di passaggio dell’esistenza o l’elaborazione di un lutto, ecc., e il tuo meraviglioso sogno rientra, senza ombra di dubbio, in questa categoria. Non solo!
      Io, che ho avuto il dono di avere molteplici grandi sogni dalla profondissima valenza spirituale, i sogni in cui c’è la divina presenza di Gesù o della Madonna, li considero delle vere proprie esperienze mistiche,
      Pertanto anche il tuo meraviglioso sogno, cara Iolanda, è da considerarsi un’esperienza mistica.
      Inoltre, avendo avuto anche numerosi grandi sogni in cui sono apparsi i miei cari defunti, posso affermare che il contatto con loro è reale, così come è reale il contatto con Gesù o con la Madonna.
      E tu come hai considerato e come consideri oggi questo tua esperienza onirica?
      Sarei lieta se tu volessi condividere il tuo parere riguardo tale esperienza, anche in forma privata se preferisci.

      Un abbraccio e un caro saluto da Margheelena.

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