Il Sole, la Luna e Dio.

DIO NEI SOGNI – SOGNARE DIO

IL VOLTO UMANO DI DIO IN SOGNO

Ma un istante dopo sopraggiunge una superiore consapevolezza e l’enigmatico mistero si scioglie: il volto dell’uomo inciso sul terzo corpo celeste è il volto di DIO!!!”.

Questo sogno di cui ho conservato la mail che data 26 agosto 2014 (troverete il link a piè pagina), inizia come un sogno ordinario come tantissimi altri, ma poi accade qualcosa di meraviglioso ed inimmaginabile (altrimenti non starei qui a raccontarlo).
Ecco il racconto:
Mi trovo in azienda e sto lavorando su una macchina da cucire che non funziona molto bene, quindi chiedo ad una donna di sistemarla. Lei, alquanto infastidita, le dà un’occhiata, fa qualche prova e mi dice che per lei il problema è risolto; quindi riprendo a lavorare ma la macchina è in condizioni peggiori di prima e, non riuscendo a svolgere il lavoro, controvoglia, mi rivolgo ancora a lei pregandola di sistemarla, ma lei non vuole più saperne di aiutarmi. Un attimo dopo, però, cambia atteggiamento e decide di ricontrollarla.
A questo punto la donna, alzando lo sguardo verso il soffitto, esclama: “guarda cosa c’è!”
Incuriosita,
anch’io rivolgo
 lo sguardo verso l’alto e noto che stranamente il soffitto è scomparso e quindi ho modo di ammirare il cielo azzurro ed il sole più splendente che mai.
Poi, però, il mio stato d’animo muta repentinamente, perché, volgendo lo sguardo verso sinistra, vedo che, stranamente, accanto al sole c’è anche la luna.
Mi stupisce vedere contemporaneamente i due corpi celesti perfettamente allineati e a distanza ravvicinata l’uno dall’altro, ma a destare maggior stupore è la conformazione della luna, perché esula totalmente dall’ordinario: la luna è nera e tripartita.
La sua superficie, infatti, è suddivisa in tre parti uguali da tre linee luminosissime che irradiano una luce aurea, mentre un’altra linea esterna, altrettanto luminosa, la circonda come fosse un sottile anello splendente, molto simile alla corona solare visibile durante l’eclissi solare totale.
Profondamente turbata da questa misteriosa immagine, la curiosità mi spinge a volgere lo sguardo anche verso il lato destro del sole, e qui vedo qualcosa di ancora più sbalorditivo che mi lascia senza respiro.
Si tratta di un terzo corpo celeste che ha una strabiliante particolarità: sulla sua superficie, come su un cammeo, c’è inciso in rilievo il profilo di un volto umano.
Quest’altra straordinaria e misteriosa immagine catalizza la mia attenzione destando in me grandissima meraviglia ma anche enorme sconcerto.
Mi soffermo ad osservare attentamente ogni dettaglio, ma non riesco proprio a capacitarmi di come sia stato possibile incidere il volto di un uomo sulla superficie di un pianeta.
Ma un istante dopo sopraggiunge una superiore consapevolezza e l’enigmatico mistero si scioglie: il volto dell’uomo inciso sul terzo corpo celeste è il volto di DIO!!!
A questo punto il mio cuore trabocca di gioia e il desiderio di gridarlo al mondo intero è irrefrenabile ma, poiché vengo sopraffatta da un’emozione ed un entusiasmo incontenibili, riesco solamente ad esclamarema Lui e DIO!!!” e mi sveglio di soprassalto.

Questo sogno di rara bellezza e dalla profondissima valenza spirituale, che ha lasciato una traccia indelebile nella mia mente e mi basta richiamarlo alla memoria per sentire le stesse profondissime emozioni, l’ho avuto nel 2014, ossia ad un anno di distanza dal precedente sogno-visione avuto nel 2013 e raccontato in questo blog col titolo “Si è acceso il Sole per me”, in cui mi è apparso per la prima volta il Sole  nel suo immenso splendore.

I SIMBOLI RACCHIUDONO I MISTERI DEL CRISTIANESIMO

In entrambi i sogni, Dio si è manifestato in modo sublime in forma simbolica. Ma c’è una particolarità che distingue questo sogno da quello precedente.
Se, infatti, nella prima esperienza onirica la visione così potente del Sole lasciava spazio a varie interpretazioni, il mistero racchiuso nei potentissimi simboli contenuti in questo sogno – il Sole, la Luna, il terzo corpo celeste con l’effige del volto umano e il numero 3 – si scioglie nella parte finale del sogno quando sopraggiunge la superiore consapevolezza che il volto umano inciso sulla superficie del terzo corpo celeste è il volto di Dio.
Questo simbolo non lascia margini a dubbi interpretativi: l’effige del volto umano sulla superficie della terzo corpo celeste rappresenta inequivocabilmente il mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio.
Una volta svelato questo mistero tutti gli altri simboli contenuti in questo sogno assumono un significato ben preciso.

Pertanto il Sole, venerato fin dagli albori della civiltà umana, non è il simbolo universale della divinità che il più delle volte è percepita come un’energia universale senza identità, ma è il simbolo del Dio personale della Bibbia.
È simbolo dell’immutabile eternità di Dio, e porta testimonianza della potenza creatrice dell’Altissimo (San Francesco, Cantico di Frate Sole).

La Luna, che generalmente è ritenuta il simbolo universale di trasformazione e crescita e la Luna Nuova o nera che ha un duplice significato poiché in essa coincidono la fine di un ciclo e l’inizio di un altro, in questo sogno, essendo essa tripartita, assume un significato ben preciso.

Al numero 3 sono stati attribuiti significati magici e simbolici da tutte le civiltà e in tutte le epoche ed è considerato il simbolo della perfezione poiché è il primo numero di armonia, di soluzione del conflitto dualistico che apre la strada della meditazione. Il numero tre, inoltre, è simbolo delle triadi divine che nelle religioni sono frequenti.
Ma in questo sogno il numero 3, che riscontriamo sia nella tripartizione della Luna che nel numero 3 dei corpi celesti, rappresenta il mistero della S.S. Trinità, il mistero del Dio uno e trino su cui si fonda il Cristianesimo.

Si potrebbe pensare che solo una persona credente e praticante che abbracci la fede Cristiana possa avere un simile sogno, ma posso assicurare che non è così. Dio si manifesta a prescindere dal fatto che il sognatore sia una persone religiosa, atea, agnostica, ecc.
Io, per via dei miei innumerevoli sogni premonitoti che hanno costellato la mia vita, dall’età di 25 anni credo nell’esistenza dell’Anima, ciononostante ho sempre avuto le idee abbastanza confuse riguardo l’esistenza di un Dio personale.
Ma i potentissimi ed eloquenti simboli racchiusi in questo sogno, così pregnanti di significato e di spiritualità, hanno scosso nel profondo la mia Anima, perché sembrano proprio confermare l’esistenza del Dio personale delle Sacre Scritture che comunica con l’uomo attraverso i sogni e le visioni:
Iddio parla, bensì, una volta ed anche due, ma l’uomo non ci bada; parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti, … “. (Giobbe 33:14-18).

Termino questo articolo con un’ultima considerazione: per comprendere il profondo significato di un sogno, oltre all’interpretazione dei simboli in esso contenuto, è importantissimo conoscere gli accadimenti significativi della vita del sognatore.
Nel mio caso, sono due gli accadimenti più significativi verificatisi nel volgere di un anno o poco più: il primo è il sogno-visione succitato in cui per la prima volta mi si è manifestato Dio in forma simbolica; il secondo è l’evento più misterioso e affascinante della mia vita, la straordinaria “Apparizione di una divina luce azzurra”, verificatosi anch’esso nel 2013 in stato di veglia.
Ma se l’apparizione della luce azzurra rimane ancora oggi un mistero irrisolto, sono persuasa che i due sogni sono strettamente connessi tra loro, non solo perché in entrambi si è manifestato Dio, ma anche perché il secondo sogno sembra abbia avuto lo scopo di farmi comprendere il significato del primo, proprio come se Dio, conoscendo i miei dubbi sulla Sua esistenza, avesse insistito ulteriormente per farsi riconoscere da me.

Il paragrafo che segue è stato aggiunto in seguito al sogno “L’amorevole conforto di Gesù in sogno“, avuto il 28 maggio 2017. 

Se nel sogno raccontato in questo articolo la manifestazione di Dio è avvenuta in forma simbolica, ecco che, a circa tre anni di distanza, quel Dio rappresentato dal volto umano inciso sulla superficie della terzo corpo celeste si manifesta rivelandosi in sogno attraverso lo splendido volto di Gesù.
Questo ultimo grandioso evento, fugando ogni dubbio sull’esistenza di quel Dio personale che avevo per lungo tempo negato, oltre a convertire il mio cuore e donare senso e gioia alla mia esistenza, ha gettando una nuova luce su tutte le esperienze precedenti (e non solo quelle oniriche), conferendo ad esse un significato profondissimo e ben preciso.
Così, contestualizzando questo sogno in un arco temporale di 4 anni (2013-2017) e analizzandolo a posteri, risulta essere il 2° di una serie di sogni dalla profonda valenza spirituale che lasciavano presagire questo commovente incontro con Gesù che rappresenta l’evento culmine del mio percorso spirituale che mi ha condotto a Dio.
Pertanto oggi trovo giusto inserire questo mistico sogno nella categoria dei sogni da me definiti “spirituali-anticipatori”, perché l’inizio di nuovo un ciclo della mia vita e la trasformazione e la crescita spirituale simboleggiati dalla Luna nuova, sono effettivamente avvenuti.

Ma l’incontro con Gesù ha svelato anche il mistero dell’apparizione della luce azzurra avvenuta nel 2013.
Ebbene, oggi, a 4 anni di distanza, quell’apparizione si è rivelato essere uno tra i miracoli più strepitosi che Dio abbia mai operato: ha creato un minuscolo Cielo stellato e me l’ha donato.
Oggi posso affermare con assoluta certezza che questa apparizione e l’insieme delle esperienze oniriche dalla profonda valenza spirituale costituiscono quella che si è rivelata essere un’esperienza mistica la cui parte finale, senza rendermene conto, l’ho raccontata in diretta nel mio blog.

So bene che nella cultura occidentale moderna impregnata di positivismo e materialismo il sogno è stato escluso dal novero delle esperienze significative e portatrici di conoscenza e verità.
I miracoli hanno avuto la stessa sorte.
Ma, per dirlo come Blaise Pascal (1623-1662), scienziato, fisico, matematico e filosofo che ha vissuto la gioia della scoperta del Dio di Gesù Cristo, conosciamo la verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore.
Che esistano esperienze interiori palesemente portatrici di conoscenza e verità in grado di frantumare anche le granitiche certezze del più convinto materialista, è un dato di fatto.
Tra queste esperienze si possono annoverare i sogni mistici, e i miei sogni sono un esempio emblematico.
Oggi la psicanalisi ci ha abituati a considerare i sogni come la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio, ma affermare come ha fatto Freud, che i sogni sono “la via regia all’inconscio”, significa svuotarli di senso e significato, perché i sogni mistici sono la dimostrazione lampante che essi sono la via regia che porta alla conoscenza delle realtà divine, di Dio.
Nella concezione junghiana, e Jung non era certamente materialista come Freud, Dio nei sogni può essere il simbolo dell’archetipo del Sé, una sorta di Dio interiore che parla per correggere, per esortare, per indirizzare o per proteggere.Creazione del sole e della luna di Michelangelo
Ma i miei sogni testimoniano che il Dio che si manifesta nei sogni come persona non è il simbolo dell’archetipo del Sé, ma è “realmente” la manifestazione di Dio, quel Dio personale della Bibbia, Padre di Gesù Cristo e Padre nostro. Non solo!
Anche quando Dio si manifesta in forma simbolica, è una “reale” manifestazione di Dio.

Il sogno è un ponte che unisce due mondi, quello visibile del nostro mondo materiale e quello immateriale ed invisibile dello Spirito.

Oggi è opinione comune che gli avvenimenti soprannaturali raccontati nelle Sacre Scritture siano frutto della mentalità prescientifica degli autori, ma ecco cosa scrive sul rapporto tra la veglia, il sonno ed il sogno, un altro illustre personaggio che, come Blaise Pascal, non si può certo accusare di avere una mentalità antiscientifica: Pavel A. Florenskij (1882 – 1943), matematico, fisico, teologo, poeta, filosofo, membro autorevole della chiesa Ortodossa russa, nel suo libro “Le porte regali” (un saggio sull’icona):
” …il sogno è del tutto teleologico ovvero simbolico. Esso ridonda del significato dell’altro mondo (…) che è invisibile, immateriale, non transeunte, benché sia manifestabile visibilmente come se fosse materiale…
Il sogno è il limite comune alla serie delle situazioni terrene e alla serie delle esperienze celesti…
Il sogno è un segno del trapasso dall’una all’altra sfera e un simbolo. Di che cosa? Visto dall’alto – simbolo di quaggiù; e visto di quaggiù – simbolo dell’alto“.

IL MISTERO DELLA TRINITA’ NELLA DIVINA COMMEDIA DI DANTE

Negli ultimi canti del Paradiso della Divina Commedia di Dante in cui viene descritta l’infinita bellezza dell’Empireo, ho riscontrato una profonda analogia col mio sogno a proposito della Trinità e dell’effige umana che rappresenta il mistero dell’incarnazione di Cristo.

Si ritiene che La Divina Commedia racconti del viaggio iniziatico del sommo poeta, dato che Dante faceva parte di un ordine segreto iniziatico, “I Fedeli d’Amore”, insieme a molti altri poeti del Dolce Stil Novo, all’interno del quale l’iniziazione era legata fortemente ad un’illuminazione interiore ed individuale.
Altri studiosi della Divina Commedia sostengono, invece, che il viaggio intrapreso da Dante fosse soltanto un sogno lungo e straordinario.
Comunque sia, il viaggio di Dante attraverso l’oltretomba è un viaggio dell’Anima che termina con l’incontro di Dio che avviene nel decimo cielo, l’Empireo.
Nel primo incontro con Dio, che avviene grazie all’intercessione della Madonna, la vista di Dante si inoltra nella Luce divina che lo abbaglia, e tuttavia il poeta acquista coraggio per sostenere quella straordinaria visione e addentra così il suo sguardo nell’infinito, spingendo lo sguardo fino alle sue estreme possibilità, fino a che il suo aspetto si congiunge con la Luce stessa.
Nella profondità della Luce divina Dante vede che tutto l’Universo, tutto ciò che in esso è diviso, “ciò che per l’universo si squaderna” appare fuso nella stessa Luce, con Amore legato in un volume, sostanze, accidenti e i loro rapporti uniti insieme; scorge l’essenza divina che unifica in un tutto armonico le cose create, e parlando di questo sente accrescere in sé la gioia.
Questo richiama l’immagine dell’apocalisse dove il Padre Eterno è rappresentato nella profondità del cielo seduto su un trono con in mano un volume.
Il poeta continua a mirare quella Luce con più ardore e desiderio, ed è difficile, dirà più avanti, distogliere la vista da essa.
All’interno dell’Essenza divina Dante vide 3 cerchi di 3 colori diversi e della stessa dimensione (la Trinità); mentre il secondo (il Figlio) sembra il riflesso del primo (il Padre), come un arcobaleno che ne crea un altro, il terzo che era di fuoco (lo Spirito Santo), cioè puro Amore, è come una fiamma che spira egualmente dai primi due. Questo indica il mutuo rapporto di conoscenza e derivazione del Padre e del Figlio, uniti dallo Spirito Santo, puro Amore.
Continua lo stupore del poeta che nell’interno della Luce divina intravede l’effige dell’uomo che rappresenta il mistero dell’incarnazione di Cristo.Il secondo cerchio, che mi apparve come riflesso del primo, dopo essere stato a lungo osservato dai miei occhi, mi parve di vedere dentro di esso come riflessa la nostra immagine e così il mio sguardo si concentrò tutto su di essa.”
E continua “Volevo capire come l’immagine umana si inscrivesse nel cerchio e in che modo si collocasse al suo interno; ma le mie ali non erano adatte a un volo simile (non ne avevo le capacità): senonché la mia mente fu colpita da una folgorazione, grazie alla quale poté soddisfare il suo desiderio. Alla mia alta immaginazione qui mancarono le forze; ma ormai l’amore divino, che muove il Sole e le altre stelle, volgeva il mio desiderio e la mia volontà, come una ruota che è mossa in modo uniforme e regolare“.
Dante riconosce la propria incapacità a comprendere il mistero dell’Incarnazione dell’umano nel divino, fino a quando la sua mente viene colpita da un’altra folgorazione che, in una sorta di rapimento mistico, appaga il suo desiderio.

Un caro saluto e sogni divini a tutti da Marghelena.

E-MAIL CONTENENTE IL SOGNO IL SOLE LA LUNA E DIO, DEL 26 AGOSTO 2014.

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